BURRI, LA POESIA DELLA MATERIA. FONDAZIONE FERRERO, ALBA

Dal 9 ottobre 2021 al 30 gennaio 2022 presso la Fondazione Ferrero di Alba, si aprirà la mostra Burri, la poesia della materia, a cura di Bruno Corà. Ingresso gratuito.

 

La mostra al via dal 9 ottobre presso la Fondazione Ferrero ad Alba, ha un titolo funzionale e esplicativo del tema: Burri, la poesia della materia

Non si tratta di una poesia nella consueta forma scritta, espressa in rime e parole; Burri non è un poeta che governa lo spazio nella pagina, egli qualifica la materia e la trasforma in un elemento magnetico, un elaborato artistico carico di “segreto vitale” ed energia concreta. Attraverso bruciature, saldature, cuciture, rammendi, squarci,  le 45 opere esposte (che provengono in parte da Palazzo Albizzini e in parte da collezioni private) manifestano al visitatore un magnetismo materico, una poesia concreta. 

“Nell’evidenziare il rapporto tra Burri e la poesia, la mostra mantiene al centro della riflessione la materia, intesa come fonte inesauribile di sperimentazioni in una totale libertà di approccio al fare pittorico, generatrice di processi creativi in continua evoluzione. L’opera dell’artista è osservata come un laboratorio di sperimentazione incessante che ha anticipato, con la sua ricerca fondata sulla riqualificazione linguistica, molte delle questioni che hanno interessato le correnti artistiche degli anni Sessanta del Novecento, come il Nouveau Réalisme, l’Arte povera, l’Arte neuminimale o il Fluxus” 

LE AREE ESPOSITIVE

I CATRAMI o MUFFE: attraverso varie misture di pietra pomice e colle, l’artista offre elaborati chiamati catrami, successivamente denominati muffe dallo stesso artista,  

 

I SACCHI: Uso di materiali aspri, privi di qualità che Burri raccoglie per dargli nuova vita, per raccontare il vissuto della realtà

BURRI ALBA FONDAZIONE FERRERO

COMBUSTIONI: Osservando un lavoro preparatorio attento , Burri applicava un telo plastico al telaio e, con un metodo inderogabile, trasfigura la materia plastica che cedeva facilmente. ” nella combustione, tutto vive e muore per fare una unità perfetta”, sono le parole dello stesso artista.

LEGNI E FERRI: Nella stessa sala, sono esposte opere che, a partire dal 1958, ” sembrano recare echi di una epica forza pre-rinascimentale” Quelle che nei “sacchi” sono cuciture saldature, “nelle lamiere dei ferri divengono sofferte saldature”.

ALBERTO BURRI ALBA FONDAZIONE FERRERO

LA PLASTICHE: Se i tradizionali dipinti raccontano con figure, Burri, con la vile e consueta plastica, vuole raccontare, a modo suo,  un’era che non riconosce più dalle sole immagini bensì dai materiali

 

CRETTI: Si tratta di tele sulle quali l’artista rappresenta un intreccio di crepe dai colori bianchi oppure neri. Le opere appaiono come dei terreni argillosi molto secchi con vistose crepe in rilievo

CRETTO DI GIBELLINA: “Al centro della città di Alba, gli spazi espositivi di Palazzo Banca d’Alba offrono, parallelamente alla mostra in Fondazione Ferrero, un’ulteriore opportunità per conoscere la poetica di Alberto Burri. L’esposizione Burri. Il Cretto di Gibellina a cura di Bruno Corà, Tiziano Sarteanesi e Stefano Valeri, è dedicata all’opera di land art e site-specific che Alberto Burri ha realizzato a Gibellina, il paese siciliano distrutto dal terremoto del Belice nel 1968, trasformandolo in un simbolo di rinascita estetica. Il maestro umbro, tra 1985 e 1989 concepisce e avvia la composizione del “Grande Cretto” (concluso nel 2015), utilizzando il cemento bianco per inglobare e trasformare le macerie irrecuperabili della città vecchia in un ideale sudario rivolto alla memoria del tragico evento. Da questa imponente operazione prende forma un’opera tra le più estese del mondo con i suoi 80mila metri quadrati di ampiezza.”

 

BURRI ALBA FONDAZIONE FERRERO
Cretto di Gibellina, Palazzo Danca d'Alba

L'ARTISTA

Equilibrio, controllo interiore, rigore.  Preposto a continue prove e
alla ricerca, Burri è un artista concentrato e funzionale. Nulla è a caso,
conferisce magnetismo all’elaborato artistico. La centratura e il metodo con i quali elabora la materia, caricano l’elaborato artistico di una energia vitale
intensa, che oggi è fortemente fruibile nelle sue opere.  Essere per
significare, esistere per esprimere. “Ho in mente da tanto tempo, di dire
come bruciano le cose”. Mosso dalla necessità di raccontare il suo tempo,
i suoi elaborati hanno la capacità di attirare e respingere nello stesso
momento. Come nel suo tempo si alternano barbarie e violenze a raffinate suggestioni
dell’intelletto, così egli propone la materia povera o bruciata, in perfetta
sezione aurea, magistralmente stesa sulla tela.

Rendere armonico ed ordinato ciò che prima era caotico e disfunzionale, una capacità quasi sciamanica, di nobilitare ciò che noi, comunemente buttiamo.

burri Alba Cn
Come consuetudine la Fondazione Ferrero ha organizzato importanti attività educative e di mediazione culturale. ” Per raggiungere tutte le fasce di pubblico è stato immaginato un programma di cinque percorsi didattici gratuiti, elaborati in collaborazione con Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri e Atlante Servizi Culturali rivolti alle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado, oltre che a gruppi famigliari con bambini in età compresa tra i 3 e i 10 anni. Le attività prevedono una visita guidata e, a seguire, un laboratorio della durata di circa due ore che stimola le sensazioni tattili e visive dei partecipanti per avvicinarli alle tematiche dell’arte contemporanea.” La mostra è intrisa di energia e magnetismo quasi terapeutici. Le aree espositive offrono intuizioni e identificazioni con materiali che ci circondano e nei quali identificarci con una chiave elevante e trasformativa. Una sorta di ricerca dell’unità tra l’uomo e la materia che egli stesso ha creato e poi ritrasforma, in un continuo e equilibrato dare-avere. Vale la pena, porre l’attenzione al proprio sentire, visitando spazi così ricchi di segreto vitale.    

I ❤️ Piedibus

Riporto il Comunicato Stampa del Comune di Alba: come ogni anno riparte il piedibus con l’inizio dell’anno scolastico ?.

Per chi non lo sapesse il Piedibus è un servizio organizzato in coordinamento tra un Comune e una Scuola Primaria grazie al quale i bambini iscritti vengono accompagnati a piedi da una fermata – stabilita dall’Ufficio tecnico del Comune- alla scuola, da due adulti volontari.

Personalmente sono al settimo anno come autista, dei quali 5 passati da referente della linea San Cassiano. Mai attività di volontariato è stata per me più bella di questa… ( e continuo a domandarmi perché io non sia un’insegnante…)

Di seguito il CS

Francesca copia Alba piedibus

Con l’inizio del nuovo anno scolastico anche Piedibus di Alba riparte.

Tutte le linee dei plessi scolastici “U. Sacco”, “G. Rodari” e “M. Coppino” sono attive, grazie all’impegno del personale scolastico e soprattutto dei genitori volontari e nonni civici che, ogni mattina con puntualità, garantiscono i percorsi pedonali degli alunni.

È possibile ricevere informazioni e iscrivere i propri figli presso le segreterie delle scuole. Le stesse segreterie raccolgono le adesioni di chi vuole diventare accompagnatore delle linee Piedibus: basta mezz’ora al giorno del proprio tempo per contribuire a far crescere il servizio.

L’Assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Alba, augurando una buona ripresa dell’anno scolastico, ringrazia tutti i volontari che da anni credono e continuano svolgere questo servizio, nonostante il periodo difficile che abbiamo vissuto e che stiamo vivendo. 

È previsto un protocollo per la sicurezza anti Covid in accordo con le indicazioni dell’ASL CN2.

P.S. ( fuori Comunicato) stiamo cercando volontari! ?

Felicità e digital marketing: quando l’olistico fa ridere, e tanto. Yana K. Duskova Madonno

Ho incontrato Yana K. Durkova Madonno, scrittrice,  operatrice olistica, insegnante e Pusher emozionale che, con la sua efficace e divertente programmazione di contenuti digitali riesce a sdrammatizzare argomenti delicati come trovare la serenità, gestire le emozioni e vivere felici. Se anche tu operi nel mondo olistico, crescita spirituale, aiuti i tuoi clienti nella ricerca della serenità, questo articolo fa per te. 

1.Ciao Yana, grazie per aver accettato l'intervista. La tua è una comunicazione molto divertente, funziona?

Ho passato molto tempo ignorare questa parte di me proprio perché ho lavorato per lungo tempo sullo stereotipo che su queste cose non si scherza. Oggi invece, durante le sessioni individuali, se la persona me lo consente, spezzo con una battuta per sdrammatizzare perché credo che la risata sia estremamente potente. Esistono infatti discipline e tecniche energetiche che dicono che dove c’è una risata Il buio non può arrivare. Le forze non di luce non capiscono la risata e quindi tendono a sciogliersi, è un vero e proprio un lavoro energetico.

 

Con i video per YouTube è iniziato tutto grazie ad una carissima amica con la quale ho fatto i primi due video sulla rabbia. I miei video iniziano sempre con scene divertenti ed è un gancio che funziona. La gente ha voglia di ridere e si prepara ad ascoltare la parte seria di approfondimento sull’argomento. Il riscontro c’è stato

2. A chi ti ispiri?  

Per la parte della risata non mi ispiro nessuno ho ascoltato il mio cuore. Ho aspettato che ci fossero dei riscontri e poi mi sono detta: ” sai che c’è?? io lo faccio!” Ormai ho capito che questa parte ironica fa parte di me e che il cliente che non l’apprezza, non è il mio cliente ideale…

3. Stimo molto chi riesce a creare dei meme in campo olistico e di gestione delle emozioni. La pagina Facebook Astrologia_grezza ad esempio insegna

Un meme è immediato, istintivo, porta alla condivisione immediata, insomma roba smart. So che involontariamente ne hai scritto uno bellissimo: il titolo del tuo libro: #ciollansia e non sto benissimo parliamone.  L’ ispirazione mi è venuta grazie ad una mia amica romana che, con questa cadenza meravigliosa diceva scherzando “Ciò l’ansia”. Invece “non sto benissimo” l’ho preso da quel Meme molto famoso che è “bene ma non benissimo” Così è venuto fuori il titolo del libro “Ciòllansia e non sto benissimo

"Di fatto, durante le riprese, è come se io avessi l'interlocutore davanti, quindi, il più delle volte seguo il flusso, sì. Detto ciò ho anche parecchio materiale del "dietro le quinte" che se pubblicassi diventerebbe davvero virale"

4. Una strategia di comunicazione digitale che funziona è il video. Io, in quanto social media manager, lo consiglio sempre. Tu lo fai molto bene, sei spontanea, usi termini precisi ma semplici, quasi non avessi nessuna resistenza di sorta. Dicci un po’: riesci sempre ad essere fluente perché vivi la tua vita nell’esatto flusso energetico che è scritto ad Akasha, oppure semplicemente ti scrivi uno storyboard e leggi mentre giri i video?

Questa è una durissima lotta. Tutti mi dicono di scrivere degli script: progettare e immaginare la scena così da sapere come avviene. Aiuta ad andare avanti senza perdersi. Infatti di solito registro un pezzo, mi lascio la traccia, poi ci ritorno, taglio, aggiusto.

 

5. Sei anche molto brava nella scelta del tono di voce e metodo di comunicazione per Telegram…

 

Il canale di Telegram l’ho aperto più di un anno fa quando era ancora tutto assolutamente insospettabile. Faceva parte di una di una delle tante cose che sperimento. Stavo seguendo  Montemagno che parlava di Telegram e ho iniziato senza aspettative. E’ solo ultimamente che gli dedico più tempo. E’ un modo per variare gli utenti, su Telegram sono molto diversi rispetto ad esempio a Facebook pertanto è un modo per arrivare a persone diverse su canali diversi. Seguo inoltre Marta Pellizzi, una delle maggiori esperte della comunicazione per Telegram.

6. Scrivere è terapeutico, si sa. Prendi un foglio di carta, una penna e la tua emozione si materializza.

Assolutamente sì scrivere è terapeutico. Ho recentemente scoperto l’Officina delle Parole  e mi trovano d’accordo nel dire che la narrazione di per sé è consapevolezza, crescita, cambiamento. Nel mio libro ( ma anche sul canale Telegram) ho inserito molti esercizi richiedendo proprio che vengano eseguiti con carta e  penna.

Nella scrittura su digitale manca quella di trasformazione da pensiero a mano che scrive. Vedere la parola materializzarsi su un foglio ti permette di dare un ascolto consapevole al pensiero che esce. Quando scrivo un pensiero in una chat non mi rendo conto che dall’altra parte c’è qualcuno che sta ascoltando e prima tu io faccia contatto con le parole la frase è già uscita. Scrivendo una lettera su carta è tutto diverso.

Gli haters sui social sono un moderno esempio dell’uso critico della scrittura digitale. Hanno bisogno di dar voce alla rabbia che provano. Scrivono e danno immediatamente invio. Il danno è fatto ormai. 

Il digitale è un mezzo di comunicazione immediato nel quale manca l’ascolto. Ho dato forma di un mio pensiero e non l’ho tenuto con me. Quando tengo con me i miei pensieri, ho tempo a vederli, e poi decidere cosa farne. Nel digitale, li scrivo e li butto in una chat, senza ascolto.

Le energie sottili su video passano assolutamente. Davanti ad un obiettivo o  a una telecamera la gente spesso e volentieri si paralizza, perde la capacità cognitiva di parola. Nelle tribù indiane dicevano: “non farmi la foto che mi rubi l’anima” c’è qualcosa nell’obiettivo che ti fa cambiare il modo di porti

Yana mi lascia da questa intervista con una frase bellissima: “una delle cose che faccio anche attraverso i corsi è quella di dare la conoscenza, e quando si ha quella, si ha la libertà

Io dico che si ha la libertà anche quando si sceglie di essere felici, di farsi una sana risata, di semplificare e alleggerire, di coinvolgere il pubblico come Astrologia_Grezza o altri grandi interpreti della conoscenza filtrata con la gioia di vivere.

Questo articolo è tratto da un’intervista che ho fatto in diretta YouTube a Yana nel febbraio 2021. Il video è disponibile in entrambi i nostri canali e ai quali vi invito davvero ad iscrivervi… Lei tratta di emozioni e io di Digital Marketing.. e se sei un operatore nel settore wellness e crescita relazionale, direi che entrambi fanno al caso tuo. 

Come vendere nel settore benessere e bellezza? Ecco chi sono le consumatrici e come acquistano

francesca copia social media manger

Scopri chi sono le Millennials e le Generation x, consumatrici  nel settore cosmetica, bellezza, benessere e wellness. Se hai un centro estetico, un negozio abbigliamento o se proponi crescita personale e le tue clienti sono donne tra i 24 e i 56 anni, questo articolo fa per te.

Sapere quali contenuti è bene pubblicare nel settore bellezza, cosa spinge e come acquistano le giovanissime, infine conoscere i loro comportamenti di acquisto. Quali sono le strategie concrete che possono attuare le aziende che vendono alle millennials? Scopriamole insieme

Alla prima puntata di Glam Magazine alla quale ho partecipato come esperta di comunicazione digitale, l’argomento del Talk Show era Giulia De Lellis. La ragazza è una ex concorrente di Uomini e donne ed ora può essere sicuramente ritenuta una influencer digitale. Abile nell’influenzare le giovani consumatrici del mercato beauty con i suoi contenuti dedicati a tutorial trucco e cosmetica, la giovane Giulia vanta ormai ben 5 milioni di followers su instagram. In quanto In quanto social Media Manager specializzata nel settore strategico di Wellness benessere, l’argomento mi ha interessato e ho potuto verificare l’esistenza di due tipi di consumatrici: un segmento dai 25 ai 34 anni e l’altro dai 35 ai 50 anni

Indice

Millennials settore cosmetica

Le consumatrici del settore cosmetica tra i 25 e i 40 anni (le millennials) fanno una grande attenzione all’alto posizionamento della marca. Deve essere una marca di lusso e difficilmente mischieranno vari prodotti (low cost e alto profilo).

Sono consumatrici digitali, che seguono molto le opinioni di youtuber e ragazze influenti nel settore e comprano solo online: le troveremo in farmacia solo qualora ci sono problemi di pelle.Se sei un’azienda che vende prodotti di cosmetica ti consiglio di puntare ad una comunicazione molto digital, ad un posizionamento alto di mercato e al packaging di altissima qualità. Inoltre valuterei sicuramente l’ingaggio del Digital PR 

Generation x settore cosmetica

Quanto alle consumatrici di età tra i 41 e i 50 anni invece, sono attirate da contenuti più concreti, offline da toccare con mano. La strategia comunicativa migliore sarà

  • spiegare quanto è efficace il trattamento attraverso numerose  testimonianze video, soprattutto di persone comuni, più realistiche nelle quali le clienti si identificano meglio 
  • fornire un’assistenza molto approfondita e specifica, customare care o consulenza con messaggistica immediata
  • E’ bene avere disponibili sia prodotti di altissima qualità che una gamma con una categoria di prezzo più bassa

Millennials settore dimagrimento

Tempo fa ho avuto modo di strutturare una Landing Page per un grande centro estetico che vende trattamenti innovativi nel settore dimagrimento e, come sempre, prima ho fatto uno studio sul tipo di consumatrici in questo affascinante settore.

Ecco cenni della segmentazione che ne è venuta fuori.

Le giovani ragazze (dai 24 ai 40 anni) che vogliono dimagrire parlano di forte senso di vergogna e non amano mettersi in mostra o al centro dell’attenzione. Seguono pagine di moda e DJset e sono disposte a spendere pur di risolvere il loro problema di dimagrire e sentirsi come le loro amiche

Tendenzialmente pigre, golose di dolci,  single o ufficialmente non fidanzate e frequentano l’Università. Seguono la pagina facebook  Babloo gadget pertanto punterei  a offerte con un gancio personalizzato gratuito. 

francesca copia social media manger

Generation x settore dimagrimento

Diverso invece l’approccio delle aspiranti magre più mature. Le donne tra i 41 e i 56 anni sono molto concrete, amano esempi pratici, soluzioni efficaci e prediligono testare nel mondo offline

E’ il caso che gli si presenti un programma di dimagrimento completo, che offra un perfetto servizio di informazioni e che garantisca loro efficacia nel tempo.

– Pubblica molte testimonianze delle clienti che ce l’anno fatta

– Offri ricette

– Fai dirette Instagram con esperti del settore

Hanno paura di riprendere i kg persi e vogliono dimagrire soprattutto per migliorare la loro relazione con i familiari più stretti. Fortemente emotive, a loro piace viaggiare e consultare il sito di Groupon, hanno una buona capacità economica ma si informano prima dell’acquisto.

Millennials settore crescita personale

Il tema è ampio e il mercato offre molte risposte a chi si pone delle domande introspettive. Che si scelga un percorso con uno psicologo, oppure ci si affidi ad una lettura da un consulente olistico, il bisogno ambito e i risultati sono gli stessi: raggiungere la felicità!

Le giovani tra i 24 e i 44 anni iniziano a rapportarsi alla crescita personale in modo sempre crescente. Magari non costanti come le donne più mature, ma intorno ai 30 anni, domande quali “come si fa a dare una svolta alla vita a 30anni”, oppure “come cambia la vita a 30 anni” vengono  affidate a Google molto più spesso di quanto si immagini. Seguono pagine facebook di negozi di abbigliamento ben posizionati come DJM ShopFrattamaggiore e servizi stampa su più materiali ( Magliette, cuscini e gadget).  Sensibili a post emozionanti e a storie struggenti, si identificano molto facilmente nelle vicissitudini amorose di personaggi dello spettacolo, meglio se con storie passionali nei reality.     

Generation x settore crescita personale

Tra i 41 e i 56 anni, il segmento di mercato nel settore crescita personale si assottiglia. L’intenzione di ricerca è “commerciale”. si vuole cioè cercare un analista, o una lettura, che dia risposte. Si sceglie per associazione, per il principio che i simili si attraggono, perchè si identificano in un relatore e si affidano.

Dopo i 40, si sente il bisogno di far fronte a temi più concreti e pratici. Si richiede al web, possibilmente, una strumentazione (vedi la Genesa Crystal per esprimere desideri e intenti) o una  metodologia efficace che possa dare risposta a parole chiavi quali ” cambiare vita” “rifarsi una vita ” “ricominciare” “rinascere“. Ma anche temi quali ” E’ l’uomo giusto per me?” ” qual’é il talento della mia anima” . Usano le gif per commentare post su facebook e ricorrenti sono le parole Meraviglioso
Bellissimo e Grazie.

Leggono e apprezzano lunghi post che raccontano storie e leggende indiane o dei nativi americani, purché abbiano storie di rispetto verso la natura e racchiudano un profondo insegnamento etico o spirituale.

Riassumendo

A chi stai rivolgendo la tua offerta digitale del settore bellezza? Traccia un profilo ben definito della tua cliente ideale. Nel settore cosmetica donna, le consumatrici sono tutte poco fedeli ad una unica marca e tendono a cambiare brand di cosmetica molto facilmente. La soluzione sta nella creazione di contenuti digitali che aumentino la fiducia e l’attaccamento al tuo brand. Provaci con:
  •  i Reel Prima/dopo
  • contenuti interattivi
  • Le live, interviste

Fenomeno LIVE di Facebook: il cuore, la squadra e le cronache sportive

francesca copia insights di facebook per pagine societa sportive

Ho analizzato i dati delle pagine facebook di 3  squadre sportive della serie B di Basket girone A in un match inedito,  che si gioca sui social: gli insights di facebook e la loro crescita grazie alle  cronache sportive in diretta. Articolo dedicato a tutti coloro che gestiscono pagine social di società sportive, ecco i protagonisti e i dati della crescita di pagina grazie a interviste e dirette durante il campionato.

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Intervista ad una Igers : I FIGLI DEL FOOD BLOGGING

Il mio viaggio alla scoperta delle potenzialità del digitale -e dei suoi contenuti- fa tappa su Instagram, il social delle foto, delle immagini, degli igers.

Curiosa di sperimentare, desiderosa io stessa di trovare contenuti nuovi da pubblicare, ho proposto ad una giovane Igers ( specializzata nel cibo, figlia del food blogging) un progetto che ci avrebbe fatto lavorare insieme, una partnership. E’ nata così una rubrica di abbinamento cibo-vino dal nome molto semplice e vivace:

??FOOD & WINE?.

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I CUSTODI DEL LAGO DI OSIGLIA

francesca copia i custodi del lago di osiglia

I custodi del lago di Osiglia: la diga e le case sommerse in Val Bormida

Percorrendo la strada che da Millesimo porta fino a Calizzano e Bardineto nella Val Bormida, è bene fare attenzione al bivio che indica Osiglia con il suo lago, altrimenti si rischia di non imboccare la strada giusta. Imponente la costruzione ad arco cupola che crea un bacino di 13 MLN  di metricubi di acqua. La diga, larga 180 mt regola le acque del torrente Osiglietta, affluente del Bormida di Millesimo.

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IL MANSIONARIO DI UN ADDETTO AL DIGITAL MARKETING

Di cosa si occupa  un addetto alla comunicazione digitale per il tuo brand? Quanto sarebbe necessario alla presenza online della tua attività? Negli ultimi anni il digitale sembra l’unica via percorribile ( vedi le conversioni nel periodo di emergenza sanitaria ). Vediamo come e cosa fa una risorsa interna di questo genere in azienda.

Prima di continuare, lasciami condividere un interessante articolo di Think with Google in cui vengono elencate quali possono essere gli strumenti utili alla PMI in questo momento.

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ECCO PERCHE’ IL DIGITAL MARKETING AUMENTA IL TUO BUSINESS

digital Marketing e-mail marKeting

‘Oggi parliamo di digital Marketing: perchè aumenta il tuo business, perchè non bastano i Social per fare pubblicità al tuo negozio o attività e perchè è così importante oggi, far sentire il tuo cliente al centro del tuo mondo. Articolo dedicato a tutte le attività locali e alle PMI che non hanno ancora un ufficio di comunicazione dedicato. Ti svelo la tecnica per far tornare i tuoi clienti in negozio’

digital Marketing e-mail marKeting

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SE LA MESOPOTAMIA FOSSE DI TRUMP: LA STORIA DI UNA FRANCA DI PIEDE

Se la Mesopotamia fosse di Trump

 

Incredibile crisi e speciazione viticola

 

Questa che si sta per condividere è la storia di un memorabile salvataggio: la pianta della vite, in Europa e in gran parte dell’emisfero boreale, ha necessariamente e obbligatoriamente bisogno della radice americana per sopravvivere.  Ebbene, tutte le vigne che siamo abituati a vedere nei nostri territori collinari  non sono “FRANCA DI PIEDE”, cioè, per una grave malattia americana, le radici delle nostre vigne sono di un’altra pianta, americane appunto.

 

Segue la storia della pianta della vite nel mondo, in chiave di geopolitica satira. Durante la lettura troverete un video: la crisi in Siria spiegata in 5 minuti.  Video che vi invito a vedere. Così come gli USA hanno dapprima indotto la guerra in Medio Oriente e poi gli hanno fornito l’ONU altrettanto hanno fatto alle nostre vigne: gli USA prima sterminano le piante e poi  ce le curano

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